Nato a Casale Monferrato nel 1864, Bisiach iniziò in gioventù a suonare il violino, cimentandosi anche per diletto nella costruzione. Nel 1886, a poco più di vent'anni, fece la conoscenza a Milano dei liutai cremonesi Gaetano, Riccardo e Romeo Antoniazzi, con cui ebbe modo di apprendere e perfezionarsi notevolmente, ma che ben presto divennero suoi lavoranti, in particolar modo Riccardo ma anche, in misura minore, suo fratello Romeo. Dotato di grande talento imprenditoriale, Bisiach diventò uno dei maggiori mercanti, restauratori e conoscitori di liuteria italiana. A Milano, occupò nel corso degli anni vari laboratori, il più famoso dei quali fu quello aperto nel 1905 in Piazza del Duomo. Fra i suoi numerosi collaboratori, oltre agli Antoniazzi, vanno ricordati grandi liutai come Gaetano Sgarabotto, Giuseppe Ornati, Ferdinando Garimberti, Igino Sderci e numerosi altri autori che in seguito si affermeranno con carriere autonome. In aggiunta a questi, i suoi quattro figli Andrea, Giacomo, Leandro Junior e Carlo seguirono le orme paterne, continuandone l'attività dopo che lo stesso Leandro si ritirò a vita privata nella sua villa di Venegono.
Oltre ad aver avuto un ruolo fondamentale nella liuteria italiana, nel commercio e come riferimento dei tanti suoi apprendisti, l'atelier di Bisiach ebbe una notevole produzione di strumenti nuovi, spesso creati ad imitazione o copia di strumenti classici e con vernice sfumata. Dopo i primi anni, il ruolo di Leandro si limitò sempre più alla finitura, mentre la costruzione veniva interamente affidata a uno o più dei suoi assistenti.