Antoniazzi, Riccardo

Senza dubbio il liutaio più produttivo e noto di questa importante famiglia, che segna il tenue passaggio fra la tradizione cremonese (attraverso il legame con i Ceruti) e la moderna scuola milanese del ventesimo secolo.

Riccardo, nato a Cremona nel 1853, si formò sotto la guida del padre Gaetano, con cui si trasferì a Milano nel 1870, anche se poi si spostò per lavorare con altri liutai in diverse città, fra cui Nizza. Quando, nel 1886, gli Antoniazzi fecero la conoscenza di Leandro Bisiach, essi ebbero un ruolo fondamentale nella formazione di quest'ultimo, anche se la più elevata estrazione sociale e l'intuito per gli affari di Bisiach fecero sì che la loro relazione si trasformò ben presto in un semplice rapporto di dipendenza. Riccardo diventò quindi il principale operaio dell'atelier milanese di Bisiach fino al 1904, anno in cui la loro collaborazione, già molto deteriorata, si interruppe definitivamente. Negli anni successivi Antoniazzi trovò impiego presso la ditta Monzino, e in entrambi questi ruoli egli ebbe una grande influenza su numerosi lavoranti dei due laboratori milanesi. Riccardo lavorò utilizzando numerosi diversi modelli derivati la liuteria classica ma interpretati in maniera personale, con bombature piuttosto scavate verso i bordi e teste ugualmente scavate, generalmente arrotondate nell'occhio, negli smussi e con un dorso piriforme. Morì a Milano nel 1912.

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Riccardo Antoniazzi, violin, Milano - 1897

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Riccardo Antoniazzi, viola, Milano - c. 1910

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