Nato a Pizzighettone, nei pressi di Cremona, nel 1979, Giuseppe Pedrazzini iniziò a lavorare nella bottega di falegnameria del padre in giovane età, e continuò a esercitare la stessa professione dopo essersi trasferito a Milano nel 1903. Entrato qui in contatto con Romeo Antoniazzi, decise di seguire professionalmente la sua passione per la liuteria, raggiungendo presto un alto livello qualitativo pur essendo fondamentalmente autodidatta. In seguito ebbe a sua volta un ruolo nella formazione iniziale di Ferdinando Garimberti e venne più tardi coadiuvato dal nipote, Natale Novelli. Morì a Milano nel 1957.
Pur seguendo una varietà di modelli classici derivati dagli Amati, da Antonio Stradivari, Guadagnini e altri, lo stile di Pedrazzini è molto personale. Il corpo segue curve morbide e flessuose e le punte sono spesso eleganti e raffinate; la sguscia è profonda e stretta; la nocetta generalmente bassa e sono presenti piccoli chiodini di piazzamento di colore scuro. Le effe sono anch'esse di disegno elegante e con occhi ovalizzati; la testa è caratteristica: con una gola molto alta e scavata; la voluta è ampia e con una sguscia profonda, e l'occhio leggermente arrotondato.