Guarneri, Andrea

Nato a Cremona nel 1623, Andrea Guarneri fu senza dubbio il principale allievo e il più importante prosecutore dell'attività di Nicolò Amati. Egli visse con il suo maestro a partire dal 1641 fino al 1646 e, dopo un'assenza di quattro anni, dal 1650 al 1654 circa.

Come già in Nicolò Amati, i suoi violini sono basati su due modelli distinti: uno di dimensioni più contenute e uno ricalcato sul Grand Pattern del maestro; rispetto a questi, il lavoro di Andrea Guarneri risulta leggermente meno rifinito dal punto di vista tecnico, anche se i migliori esemplari sono assai raffinati e dimostrano al contempo grande personalità: i filetti di solito sono fortemente ripiegati verso l'interno della C, e la testa è su un modello originale che ha una terminazione della voluta con una virgola accentuata prima di giungere all'occhio centrale. Andrea Guarneri sviluppò anche il modello di viola contralto ideato dalla famiglia Amati in una forma che è oggi considerata fra le più fortunate della storia della liuteria. Molte importante anche il contributo dato allo sviluppo del violoncello, in cui Andrea Guarneri, distaccandosi dai grandi bassi ancora predominanti a Cremona, realizzò strumenti su un modello di lunghezza più agile e contenuta, ma che erano in grado di garantire al suono la profondità necessaria tramite la loro larghezza di generose proporzioni.

Nella seconda parte della sua carriera, Andrea Guarneri venne assistito da suo figlio maggiore Pietro, la cui mano si evidenzia in alcuni lavori degli anni '70 del Seicento prima del suo trasferimento a Mantova, e da Giuseppe, che invece rimase accanto al padre fino alla sua morte nel 1698.

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Andrea Guarneri, violino, Cremona - 1686

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