Amedeo Simonazzi, nato a Gualtieri nel 1891, ricevette i primi rudimenti di liuteria dal padre Oddone, di professione contrabbassista, che fu attivo anche in Egitto e in Francia. In seguito il giovane, secondo quanto riportato dal figlio Riccardo, iniziò a far spesso visita a Stefano Scarampella a Mantova, che ormai doveva essere piuttosto anziano. La famiglia di Simonazzi si trasferì prima a Santa Vittoria, e poi nel capoluogo di Reggio Emilia. Il figlio di Amedeo divenne contrabbassista come il nonno e costruì anche alcuni strumenti.
Il lavoro di Simonazzi, ispirato in effetti allo stile di Stefano Scarampella, se ne differenzia per la maggiore accuratezza della lavorazione e se vogliamo per la minore spontaneità, e tuttavia costituisce un'originale sintesi fra scuola emiliana e mantovana. Il modello prediletto dal liutaio è quello, per i violini, di Guarneri del Gesù, mentre nelle viole egli utilizzò talvolta anche il modello Scarampella.