Sacconi, Simone Fernando

Nato a Roma nel 1885, Simone Sacconi si avvicinò alla liuteria in giovane età, dedicandosi al contempo anche allo studio delle arti plastiche. Entrò come apprendista nella bottega di Giuseppe Rossi nel 1903, ma l'influenza più importante su di lui fu senza dubbio quella esercitata da Giuseppe Fiorini, per cui lavorò dopo il ritorno del maestro bolognese in Italia nel 1923.

Già negli anni '20 Sacconi era assai stimato come grande copista di strumenti classici e questo gli permise di ottenere un posto presso la ditta di Emil Herrmann, prima a Berlino e dal 1931 a New York. Nel 1951, insieme al suo allievo Dario D'Attili, Sacconi entrò come direttore di laboratorio ed esperto nella ditta Wurlizter. Oltre a essere considerato il fondatore della moderna scuola di restauro, Sacconi formò un gran numero di liutai e restauratori e lavorò su un numero impressionante di capolavori di liuteria italiana. Riversò le enormi conoscenze così acquisite nel fondamentale libro "I segreti di Stradivari", del 1972, che ha costituito la base su cui si sono formate le successive generazioni di liutai in molte parti del mondo.

Anche negli strumenti da lui realizzati, che sono piuttosto rari, Sacconi mostra una completa padronanza dello stile e delle tecniche utilizzate dai grandi maestri cremonesi del Sei e Settecento, in particolare Antonio Stradivari, sia che questi fossero finiti con una vernice "a copia" che "a nuovo".

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Simone Fernando Sacconi, violoncello, Roma - 1928

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