Nato ad Alassio, sulla costa a ovest di Genova, nel 1876, Gaibisso iniziò ad interessarsi di liuteria in giovane età frequentando un liutaio di Imola, Pasquale Baraldi, duranti i suoi soggiorni in Liguria. In seguito Gaibisso passò un periodo in Sud America, e poi lavorò a Nizza per Francois Bovis, un costruttore di strumenti che aveva collaborato con Niccolò Bianchi.
Grazie al suo lavoro accurato e alla bella vernice, Gaibisso si aggiudicò premi in numerosi concorsi, anche se il suo stile non è del tutto riconducibile ai suoi predecessori genovesi. Particolarmente a inizio carriera, alcuni dettagli come la lavorazione del bordo ricordano più la liuteria emiliana che non quella ligure, anche se progressivamente l'influenza dei suoi colleghi più prossimi diventò più evidente. Anche Gaibisso adottò spesso un modello Guarneri del Gesù, interpretandolo in maniera personale: le punte e il bordo rimasero piuttosto morbidi, i fori armonici non spigolosi, le teste leggermente ovalizzate verticalmente e con l'occhio spostato verso l'alto. Gaibisso morì ad Alassio nel 1962.